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La brigata di cucina

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La brigata di cucina

Oggigiorno siamo abituati a programmi televisivi e ad una nutrita varietà di contenuti in cui viene posto l’accento in particolar modo sulla figura dello chef. Per questo motivo, oramai si sente spesso usare tale etichetta in maniera inappropriata o quantomeno sbarazzina. Così le altre figure che prestano servizio in una cucina professionale vengono sovente messe in secondo piano. Ma queste, altrettanto importanti e dignitose, assieme allo chef costituiscono la brigata di cucina.

E lo stesso discorso vale non solo per la cucina, ma anche per la sala e la sua brigata. Difatti non esistono solamente le figure del Maître o del Sommelier, bensì in entrambi gli ambienti si hanno ruoli specifici e ben inquadrati. La cucina di un ristorante, o hotel che sia, è infatti un luogo molto più sfaccettato e poliedrico di quanto ci si possa immaginare. Limitare quindi ad un solo ruolo l’ecosistema delle figure di cucina, per quanto importante sia lo chef, non aiuta a dare un corretto quadro d’insieme.

La brigata di cucina a fine Ottocento

La brigata di cucina, termine preso in prestito e non a caso dal gergo militaresco, è nata anche grazie al contributo di Auguste Escoffier. Assieme a Cesar Ritz egli apporta infatti grandi e significativi cambiamenti nell’organizzazione alberghiera, ponendo le basi dell’organigramma di cucina così come lo conosciamo oggi. Ed è durante l’Ottocento che tale organizzazione del lavoro viene introdotta in Francia e successivamente presa come punto di riferimento in tutto il mondo.

Tutte le figure di una brigata di cucina

  • Executive chef: figura necessaria in strutture molto grandi dove è possibile trovare più di una cucina e più di una sala. Comunica direttamente con lo Chef de cusine e al Food & beverage manager.
  • Chef de cusine: dirige, organizza e supervisiona l’intera brigata di cucina. Distribuisce e assegna il lavoro a ogni membro della brigata, eccezion fatta per i commis di cucina che ricevono gli ordini dai capipartita preposti. Sua responsabilità è inoltre la sorveglianza del lavoro, la compilazione della spesa, il controllo delle merci e delle fatture. Si occupa poi del calcolo e dei costi di ogni singola pietanza, la supervisione degli orari, dei congedi e delle ferie dei membri dello staff. E, naturalmente, sua è la creazione dei menù e delle ricette da utilizzare, nonché la sorveglianza sulla loro esecuzione.
  • Sous chef: conosciuto anche come secondo cuoco, sostituisce lo chef quando è assente. Al giorno d’oggi è più facile che a ricoprire tale ruolo siano o lo Chef garde-manger o lo Chef saucier.

I Capipartita

  • Chef saucier: chi ricopre questo ruolo è considerato il più importante tra i capipartita ed tenuto in gran considerazione. Nella pratica si occupa di tutte le salse calde e di tutte quelle preparazioni di carne e di pesce che richiedono cottura in padella.
  • Chef garde-manger: a lui spetta la responsabilità delle derrate e delle pietanze fredde. Si occupa di tutte quelle materie prime che necessitano di un frigorifero per mantenersi. Quando serve, per questo compito viene affiancato dallo Chef boucher. È inoltre addetto alla preparazione di salse fredde, buffet freddi e antipasti freddi, spesso supportato da uno Chef de froid.
  • Chef poissonier: nelle grandi cucine è colui che si occupa della pulizia e del taglio dei pesci, di molluschi e dei crostacei. Non si occupa invece di cotture di nessun tipo. In piccole brigate questo ruolo è ricoperto dallo Chef saucier.
  • Chef rôtisseur: a questa figura competono prevalentemente le cotture al forno. Se nella brigata non è presente lo Chef grillardin, egli si occupa anche delle fritture e delle grigliate.
  • Chef communard: è colui che si occupa delle pietanze destinate al personale.
  • Chef entremétier: prepara i primi piatti a base di pasta, riso e gnocchi. Dove manchi lo Chef potager, si occupa anche di minestre e zuppe. Tra le sue mansioni rientrano anche la preparazione di verdure, uova e contorni.
  • Chef pâtissiers: è il responsabile dei gelati e di tutti i dolci che vengono serviti in sala. Si occupa anche degli impasti salati per la cucina quali vol-au-vent, grissini, pane speciale, ecc. In brigate particolarmente numerose è affiancato da uno Chef glacier e da uno Chef boulanger.
  • Chef tournant: è colui che sosttuisce i vari capopartita se assenti, per questo è uno dei ruoli più significativi di una brigata di cucina.

I cuochi aiutanti

  • Chef boucher: figura dedicata alla macellazione delle carni, affianca, dove necessario, lo Chef garde-manger.
  • Chef de froid: prepara, decora e guarnisce i piatti freddi. Affianca lo Chef garde-manger.
  • Chef grillardin: figura che si occupa esclusivamente delle cotture alla griglia. Di solito affianca lo Chef rôtisseur.
  • Chef potager: se presente in brigata, affianca lo Chef entremétier occupandosi di tutte le preparazioni liquide quali minestre, zuppe, vellutate, brodi, ecc.
  • Chef glacier: si occupa, dove presente, di gelati, semifreddi e torte gelato assieme allo Chef pâtissiers.
  • Chef boulanger: a fianco dello Chef pâtissiers si occupa di tutta la panificazione. Questa figura oggigiorno purtroppo è praticamente scomparsa, resiste forse su qualche grande nave da crociera.
  • Chef de garde: a lui spetta il compito di lavorare quando gli altri cuochi riposano in orari nei quali la cucina è chiusa.
  • Aboyeur: è colui che annuncia ad alta voce a tutta la brigata l’ordinazione, ossia la comanda, arrivata dalla sala. Riveste un ruolo cruciale nei momenti più difficili e movimentati del servizio. Oramai questo ruolo viene spesso ricoperto dallo stesso Chef de cusine o dal Sous chef.

Ruoli di supporto

  • Commis de cusine: detto anche aiuto cuoco, nelle grandi brigate viene messo ad affiancare i capipartita. Tra le sue mansioni figurano la pulizia delle postazioni di lavoro, l’organizzazione della mise en place e il seguire gli ordini dati dai capipartita.
  • Plongeur: conosciuto anche come Chef de la Plonge, è uno degli elementi essenziali dell’intera brigata. Da sempre sottovalutato, è colui che lava e pulisce il pentolame, i piatti e le stoviglie. Ma in fin dei conti è una delle figure chiave che consente all’intero ristorante un corretto, fluido e tranquillo servizio.
  • Garzone: si occupa di compiti quali la pulizia dei locali e degli ortaggi, e di facchinaggio in generale.

L’organigramma della brigata di cucina moderna

Come si può facilmente intuire, il lungo elenco dei ruoli presenti in una brigata di cucina dell’Ottocento è ben distante dalle realtà odierne. Infatti non tutte le cucine sono uguali, e per ognuna di esse serve una brigata adatta. In questi anni, causa principale i costi sempre maggiori di materie prime e forza lavoro, le brigate sono andate dunque via via assottigliandosi sempre più.

La grandezza di una brigata di cucina dipende da molteplici fattori, quali:

  • La qualità del menù.
  • L’ampiezza dei locali.
  • Le attrezzature.
  • Il numero di commensali.
  • La complessità del menù stesso.
  • L’uso di materia prima fresca o semilavorata.
  • Il livello di raffinatezza che si vuole raggiungere.

Così, più la brigata diventa piccola, più l’organigramma si semplifica:

  • I primi a subire questa limatura sono tutti gli aiutanti dei capipartita. Perciò, in tale schema ridotto, ai componenti della brigata vengono assegnate maggiori responsabilità.
  • Il secondo passo è ridurre tutte quelle figure specializzate che tuttavia possono essere facilmente sostituite da ruoli analoghi. Ad esempio il ruolo dello chef poissonier può essere incorporato in quello dello chef saucier.
  • Infine, lo schema di una brigata di cucina può essere portato alla sua massima semplicità in locali come quelli a conduzione famigliare. In questi ambienti è molto facile, infatti, trovare un unico cuoco affiancato e supportato da commis, lavapiatti e apprendisti.


Fonti

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