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Carciofi alla giudia

Carciofi alla giudia di PiCo Ricette by Luca Rampati. pinit

I carciofi alla giudia rappresentano un ponte tra la storia culinaria ebraica e quella romana, e incarnano un ricco patrimonio culturale che si riflette nel piacere del palato. Originariamente preparati dalla comunità ebraica che risiedeva nel ghetto di Roma durante il Rinascimento, questi carciofi sono un vero tesoro gastronomico che ha resistito al passare del tempo e si è evoluto in un’icona culinaria della città eterna.

I carciofi alla giudia erano al tempo un piatto celebrativo, preparato in occasioni speciali e festività con l’utilizzo di ingredienti semplici ma di alta qualità. E la tecnica di frittura in olio bollente, pratica comune nella cucina ebraica, si sposava perfettamente con la resistenza e la versatilità del carciofo.

Con il passare dei secoli, questa prelibatezza ha conquistato i cuori e i palati di tutti, diventando un’icona della cucina romana. Oggi, i carciofi alla giudia sono infatti un piatto immancabile nei menù dei ristoranti tradizionali di Roma e non solo, dove vengono preparati con cura seguendo le antiche tradizioni culinarie della città. Ogni morso di questi carciofi è un viaggio nel tempo, un assaggio della storia e della cultura che ha plasmato la cucina romana nel corso dei secoli.

Ricette correlate ai carciofi alla giudia

E, a proposito di carciofi alla giudia… ecco un link per saperne di più sulla loro storia:

Carciofi alla giudia

I carciofi alla giudia sono un piatto straordinario che incarna secoli di tradizione culinaria romana. Questa prelibatezza gastronomica è un vero e proprio gioiello della cucina italiana, celebrata per la sua semplice ma eccezionale preparazione.

Con il loro aspetto dorato e croccante, i carciofi alla giudia sono apprezzati non solo per il loro aspetto, ma anche per la loro consistenza unica e il sapore inconfondibile. 

La magia di questo piatto risiede anche nella sua semplicità, che esalta al massimo il sapore naturale del carciofo. Una volta puliti, infatti, i carciofi vengono immersi in abbondante olio bollente e fritti fino a raggiungere una doratura uniforme e croccante. 

Il risultato finale è caratterizzato da una crosta dorata e fragrante che avvolge un cuore morbido e gustoso. Questi carciofi vanno serviti caldi, conditi con una spolverata di sale e accompagnati a piacere da fette di limone fresco.

Tempo di preparazione 15 mins Tempo di riposo 15 mins Tempo totale 30 min Difficoltà: Principiante Porzioni: 2

Ingredienti

Preparazione

  1. Per iniziare prendiamo i nostri carciofi, meglio se di varietà mammola perchè con barba e foglie più morbide. Tagliamo quindi il gambo lasciandone almeno 2 dita di lunghezza.

  2. Tiriamo via le foglie esterne fino ad arrivare a quelle più chiare e morbide, le più adatte per essere mangiate.

  3. Se lo desideriamo o se si presentano troppo dure, possiamo tagliare le punte spinose e, una volta puliti, possiamo immergere i carciofi in acqua e limone per evitare che si ossidino.

  4. Prendiamo il carciofo per il gambo e lo schiacciamo delicatamente sul tagliere, ruotandolo fino a che le foglie iniziano ad aprirsi a petalo.

  5. Con l'olio caldo a 170 - 180°C immergiamo a testa in giù in carciofo, intingendolo continuamente per qualche minuto in modo che le foglie si aprano a fiore. 

  6. Dunque con delle pinze lo premiamo sul fondo per poi girarlo, così da cuocere anche il gambo.

  7. Passati 7 - 8 minuti di frittura scoliamo quindi il carciofo, che a questo punto si presenta con un'accesa ed omogenea doratura ambrata.

  8. Salati e, se piace, accompagnati da una fetta di limone, i nostri carciofi alla giudia sono dunque pronti per regalare indimenticabili momenti di croccantezza!

Nota

Conservazione

I carciofi alla giudia vanno consumati appena cotti. Sconsigliamo qualsiasi forma di conservazione, né in frigo né in congelatore. Questo per preservare e godere della croccantezza della frittura appena fatta.

Parole chiave: Bambini, biologico, pasti veloci, piatti vegetariani, senza frutta a guscio, senza glutine, senza lattosio, senza mais, senza soia, senza uova, senza zucchero, vegano.
Immagine profilo in primo piano di Luca Rampati

Luca Rampati

Vengo al mondo nel 1992, e con me nasce anche la mia sfrenata predilezione per le uova strapazzate. Le mie prime curiose ricerche alla scoperta del mondo mi portano all’interno dei mobili della cucina, per trovare delle pentole con cui girovagare sorridente. Con il senno di poi sono queste le scintille che danno inizio al mio interesse per il variopinto mondo della ristorazione. Il cibo è sempre un ottimo punto di partenza!

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