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Mantova, tra Rigoletto e rane fritte

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Mantova, tra Rigoletto e rane fritte

Nel vasto mosaico delle città italiane, Mantova si distingue come un gioiello nascosto, ed è una di quelle destinazioni che conquistano chiunque la visiti. Di certo noi non facciamo eccezione! Si sa, nelle nostre peregrinazioni in giro per il mondo cerchiamo costantemente località dove la Musica e la Cucina si fondono per creare un’esperienza indimenticabile… E Mantova è davvero un luogo dove arte, storia, gastronomia e Musica si intrecciano in un’armonia unica. Qui, nelle stradine in cui le ombre del passato danzano con la luce del presente, scopriamo il piacere di assaporare tipiche prelibatezze come le rane fritte, immergendoci nell’atmosfera originale del capolavoro di Giuseppe Verdi Rigoletto.

Sulle sponde del Mincio

La nostra avventura inizia con il vento fresco che da Valeggio sul Mincio ci porta a Mantova, una gemma incastonata nella bellezza delle terre lombarde. Una bellezza anche naturalistica, creata dai suoi pittoreschi laghi che circondando la città le donano un’atmosfera davvero magica.

Mantova - Lungolago Superiore
Mantova Lungolago Superiore

Per l’esattezza, i laghi sono tre bacini fluviali situati lungo il corso del fiume Mincio. Vi è il Lago Inferiore, il Lago di Mezzo e il Lago Superiore, e insieme offrono un rifugio di pace in mezzo alla vita cittadina. In particolare quello di mezzo, situato proprio nel cuore della città, offre una vista suggestiva sul Castello di San Giorgio e le antiche mura. E le sue acque tranquille riflettono l’architettura storica circostante, creando uno scenario da cartolina.

È proprio dal Lungolago di Mezzo che decidiamo di partire per una piacevolissima passeggiata in bicicletta lungo le sponde del Mincio. Il percorso ci regala tranquilli panorami costellati da fiori di loto, e incontri con eleganti cigni ed ogni sorta di uccello lacustre.

Terminato il nostro corroborante giretto proseguiamo quindi l’itinerario esplorando la città vecchia, una vera e propria culla d’arte, di storia e architettura. Tra le numerose meraviglie che essa ci offre, e delle quali non racconteremo in questo resoconto di viaggio, ci soffermiamo davanti alla statua del Rigoletto.

Rigoletto a Mantova

Ma perché a Mantova si trova una statua in bronzo che raffigura il buffone verdiano?

Per rispondere alla domanda, dobbiamo prima specificare che la statua in questione è posta davanti l’edificio storico noto come Casa di Rigoletto. E infatti è proprio questa la casa che, per la prima rappresentazione dell’opera avvenuta nel 1851, viene ritratta nella scenografia originale come dimora immaginaria di Rigoletto.

Così, nel suo piccolo giardino confinante con Piazza Sordello, nel 1978 viene collocata la statua raffigurante il personaggio verdiano, opera dello scultore Aldo Falchi.

Statua di Rigoletto dello scultore Aldo Falchi, Mantova
MantovaStatua di Rigoletto dello scultore Aldo Falchi

Rigoletto, opera lirica in tre atti composta da Giuseppe Verdi, è dunque ambientata a Mantova. Pietra miliare del repertorio operistico italiano, la sua prima rappresentazione avviene al Teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. E il libretto, scritto da Francesco Maria Piave, si ispira al dramma teatrale di Victor Hugo Le Roi s’amuse.

La trama di Rigoletto è avvolta da intrighi di corte, vendette e tragedie personali. Il protagonista, Rigoletto, è un buffone di corte gobbo al servizio del dissoluto Duca di Mantova. La sua vita prende una svolta drammatica quando la maledizione di un cortigiano tradito colpisce la sua famiglia. Gilda, la figlia di Rigoletto, diventa infatti oggetto delle attenzioni indesiderate del Duca, portando la storia ad un tragico epilogo.

L’opera è conosciuta per le sue arie toccanti e intense, tra cui la celeberrima La donna è mobile del Duca di Mantova. Tuttavia, è la profondità emotiva e drammatica della trama e dei personaggi che rende Rigoletto una delle opere più amate e rappresentate nel mondo operistico.

Lasciamo dunque il Rigoletto, ma il nostro viaggio non si ferma qui… Rimanendo in tema di Musica, entriamo infatti a dare uno sguardo al magnifico Teatro Scientifico del Bibiena. Costruito tra il 1767 e il 1769 su progetto di Antonio Galli Bibiena, il teatro ospita storicamente adunanze scientifiche e spettacoli teatrali. E ancora oggi continua a essere un prestigioso luogo per rassegne musicali e convegni.

Mantova - Teatro Scientifico del Bibiena
Mantova Teatro Scientifico del Bibiena

Proseguiamo il tour, e la fame nera ci guida fino all’Osteria ai Ranari.

E per cena le rane fritte dell’Osteria ai Ranari!


L’Osteria ai Ranari ha storia antica. Viene infatti fondata nel lontano 1866, e probabilmente prende il proprio nome dalla frequentazione di pescatori di rane. Gli avventori dell’epoca vi si recano così a gustare le fuiade, sorta di tagliatelle, buone sia in brodo che asciutte. E ancora trippe, pesce fritto e stracotti di cavallo o asino.

Mantova - Piatto di rane fritte ai Ranari
MantovaPiatto di rane fritte ai Ranari

Noi due sappiamo bene che i Ranari offrono ancora oggi buon cibo della tradizione mantovana, e per questo la scegliamo per la nostra cena.

La serata all’osteria si rivela un’esperienza indimenticabile, soprattutto perché celebriamo il compleanno di Gaia. Inauguriamo così la cena con un festoso brindisi a base di Lambrusco, per proseguire poi con un menù composto da piatti tipici. La selezione di piatti prelibati inizia quindi con tortelli di zucca e un irresistibile riso alla pilota. E poi, gustati i primi, tra un calice e l’altro giunge il momento del piatto forte… Finalmente in tavola arrivano i due piatti col fritto di rane! Le coscette di rana sono accompagnate da gustose verdure fritte in pastella, e possiamo assicurarvi che meritano davvero!

Come dolce finale condividiamo una sbrisolona, chiudendo la cena con un tocco di dolcezza. In una Mantova oramai notturna terminiamo così la nostra serata, un connubio perfetto di gusto e buona compagnia in un ambiente incantevole ed elegante.



2 comments Mantova, tra Rigoletto e rane fritte

[…] internazionale. Conosciutissimi sono infatti molti suoi capolavori quali Nabucco, Traviata, Rigoletto, Aida… Ma, di fatto, quante opere liriche ha composto in totale Verdi durante la sua […]

[…] salienti: Questa favola in musica in un prologo e cinque atti viene eseguita al Palazzo Ducale di Mantova. In essa Monteverdi integra la musica e l’azione scenica in un modo che anticipa lo sviluppo […]

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