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La musica massonica di Mozart

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La musica massonica di Mozart

Durante gli anni viennesi, la vita e la produzione artistica di Wolfgang Amadeus Mozart vengono innegabilmente influenzati dalla sua partecipazione alla Massoneria. Nel catalogo mozartiano compaiono infatti diversi brani di musica massonica, che il genio salisburghese compone per riti e cerimonie officiati nelle Logge della capitale asburgica. Andiamo quindi a scoprire la musica massonica di Mozart con le sue suggestive composizioni, immergendoci in un mondo di simboli, fratellanza e profonda espressione artistica.

Mozart e la Massoneria

Nel 1781 il venticinquenne Mozart si stabilisce a Vienna, città in cui trascorre il resto della propria vita fino al 1791, anno della prematura morte. Qui il compositore scopre un ambiente massonico intellettualmente ricco e stimolante, aristocratico, capace di aggregare le menti più brillanti del tempo.

Grazie al sostegno e alla tutela garantiti dall’imperatore asburgico Giuseppe II, nella Vienna di fine Settecento l’organizzazione massonica vive infatti un periodo di grande prestigio. Ed anzi, quella viennese diviene una delle più grandi ed importanti Massonerie europee del XVIII secolo.

Al tempo, gli ideali fondamentali da essa perpetrati sono profondamente elevati:

  • Un forte senso etico
  • La liberazione dell’umanità dall’oscurantismo e dalla superstizione
  • La promozione dell’amicizia e della fratellanza tra gli uomini

Mozart s’inserisce quindi in una comunità che lo accoglie calorosamente, e della quale rimane fedele ospite per tutta la vita.

È dunque con profonda convinzione che Mozart si affilia alla Massoneria, alla ricerca certo di nuove conoscenze, ma soprattutto di un legame fraterno con gli esseri umani. Così, sotto l’ala protettrice del mineralogista e amico Ignaz von Born, Wolfgang intraprende una rapida carriera nella Loggia viennese Zur Wohltätigkeit, ovvero Alla Benevolenza .

In un breve periodo di tempo gli vengono infatti conferiti i tre Gradi massonici:

  • La cerimonia d’iniziazione di Mozart al primo Grado di Apprendista avviene il 14 dicembre 1784.
  • Il 7 gennaio 1785 egli passa al secondo Grado di Compagno.
  • Nell’arco di pochissimi mesi acquisisce infine il terzo Grado di Maestro.

Mozart partecipa anche alle riunioni di un’altra Loggia sorella, l’aristocratica Zur wahren Eintracht, ossia Alla Vera Concordia, di cui è Gran Maestro proprio von Born. E in cui, il 22 aprile 1785, diviene Maestro lo stesso padre di Wolfgang, Leopold Mozart.

Successivamente, in seguito al decreto massonico emesso l’11 dicembre 1785 da Giuseppe II, le otto Logge viennesi vengono ridotte a due. Nascono così la Zur Wahrheit, ovvero Alla Verità, e la Zur neugekrönten Hoffnung, ossia Alla Speranza nuovamente incoronata. È a quest’ultima che Mozart aderisce, poiché in essa confluisce, assieme alla Zur gekrönten Hoffnung e alla Zu den drei Feuern, la sua Zur Wohltätigkeit.

Naturalmente, il maggior contributo dato da Mozart all’organizzazione massonica è di natura musicale. I brani appositamente composti per le Logge si presentano quindi carichi di un simbolismo sonoro dettato dal rito e dagli ideali ivi promossi.

In sostanza, lo scopo della musica massonica impiegata nelle cerimonie è quello di ispirare sentimenti di umanità, saggezza, coraggio, lealtà, fratellanza e libertà.

Per questo motivo, nelle sue opere massoniche Mozart ricerca particolari soluzioni compositive in grado di restituire tali ideali, e di rappresentarne l’aspetto rituale:

  • L’uso di ritardi e legature di note a coppie per tradurre il concetto di amicizia e fratellanza.
  • L’uso di ritmi ed elementi ternari per enfatizzare il tre come numero sacro.
  • Quindi, l’utilizzo di accordi ripetuti tre volte per indicare il bussare dell’aspirante Apprendista durante la cerimonia d’iniziazione.
  • L’impiego del Mi bemolle maggiore in qualità di tonalità fondamentale della Massoneria. Che, con i suoi tre bemolli in chiave a formare un triangolo, simboleggia la serenità iniziatica.
  • L’impiego della tonalità di Do minore, relativa minore del Mib maggiore, come simbolo della morte.
  • L’impiego della tonalità di Do maggiore, che non presenta alterazioni in chiave e rappresenta la resurrezione dell’uomo illuminato al grado di Maestro Massone.
  • Inoltre, l’uso di voci maschili per coinvolgere nel canto i fratelli massoni.
  • Infine, l’uso di quegli strumenti a fiato realmente suonati dai confratelli, come il clarinetto, il corno di bassetto e l’oboe.

Tutte caratteristiche che possiamo comprendere al meglio dedicandoci all’ascolto dei diversi brani di musica massonica di Mozart.

Tralasciando le composizioni ispirate a temi massonici o riadattate per uso massonico in un secondo momento, tra la musica massonica di Mozart possiamo elencare nove lavori espressamente composti per la Loggia.

  • Tipologia: Lied
  • Anno di composizione: 1772
  • Organico: Voce solista e Pianoforte
  • Note salienti: Composto come canto di lode solenne per la Loggia di San Giovanni da un Mozart sedicenne non ancora iniziato.

  • Tipologia: Cantata
  • Anno di composizione: 1785
  • Organico: Due Tenori e Basso solisti, Coro SATB e Orchestra
  • Note salienti: Composta in onore di Ignaz von Born.

  • Tipologia: Lied
  • Anno di composizione: 1785
  • Organico: Voce solista e Pianoforte
  • Note salienti: Composto in occasione del passaggio al secondo Grado di Compagno del padre Leopold, il 16 aprile.

  • Tipologia: Cantata
  • Anno di composizione: 1785
  • Organico: Tenore solista, Coro maschile e Orchestra
  • Note salienti: Composta in onore di Ignaz von Born.

  • Tipologia: Musica funebre
  • Anno di composizione: 1785
  • Organico: Sola Orchestra
  • Note salienti: Composta per la commemorazione dei defunti fratelli massoni Georg August von Mecklenburg-Strelitz e Franz Esterhazy.

  • Tipologia: Canto responsoriale
  • Anno di composizione: 1785
  • Organico: Voce solista, Coro maschile e Organo
  • Note salienti: Composto in occasione dell’apertura dei lavori della nuova Loggia Zur neugekrönten Hoffnung.

  • Tipologia: Canto responsoriale
  • Anno di composizione: 1785
  • Organico: Voce solista, Coro maschile e Organo
  • Note salienti: Composto in occasione della chiusura dei lavori della nuova Loggia Zur neugekrönten Hoffnung.

  • Tipologia: Cantata in forma di Lied
  • Anno di composizione: 1791
  • Organico: Voce solista e Pianoforte
  • Note salienti: Composta sul testo del committente Franz Heinrich Ziegenhagen.

  • Tipologia: Cantata
  • Anno di composizione: 1791
  • Organico: Due Tenori e Basso solisti, Coro maschile e Orchestra
  • Note salienti: Composta in occasione dell’inaugurazione del nuovo Tempio della Loggia Zur gekrönten Hoffnung, è l’ultima opera compiuta di Mozart. Il compositore la dirige nella sua ultima apparizione pubblica, il 15 novembre.

Per concludere, nella presente trattazione riguardo la musica massonica di Mozart una menzione d’onore spetta di certo ad una delle opere più celebri del compositore, ovvero Il Flauto Magico. Ma di questo parleremo in un altro articolo



2 comments La musica massonica di Mozart

[…] le diverse composizioni mozartiane destinate o ispirate alla Massoneria, il Flauto Magico, in quanto opera lirica, è di certo uno degli esempi più eclatanti. […]

[…] come d’uso all’epoca, è decantato da letterati e musicisti quali Carlo Goldoni e Wolfgang Amadeus Mozart. E annovera tra i suoi massimi estimatori l’illustre maestro bolognese Padre […]

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