Nel corso della storia, il ruolo della donna nelle arti e nella cultura è spesso oscurato o sottostimato. Tuttavia, scrutando attentamente le pieghe del passato, emergono storie di donne straordinarie, dedite professionalmente alla musica e all’arte culinaria. Vale quindi la pena di esplorare il contributo spesso trascurato del gentil sesso nell’ambito della composizione musicale e della gastronomia.
Le difficoltà professionali delle donne nei secoli
[…] Io vorrei, che sarebbe oltre il dar qualche testimonio all’Eccellentia Vostra della divotion mio, di mostrar anche al mondo (per quanto mi fosse concesso in questa profession della Musica) il vano error de gl’huomini, che de gli alti doni dell’intelletto tanto si credono patroni, che par loro, ch’alle Donne non possono medesimamente esser communi.
Maddalena Casulana – Il primo libro de’ madrigali a quattro voci, dedica a Isabella de’ Medici, Venezia, 1568.
Le difficoltà affrontate dalle donne attraverso i secoli sono molteplici e spesso radicate in dinamiche sociali e culturali profonde. La storia del genere femminile è un racconto di sfide costanti e di lotte per emergere dall’ombra di stereotipi ingiusti e preconcetti culturali radicati.
Storicamente, il ruolo della donna è infatti spesso confinato a quello tradizionale di moglie e madre, con accesso limitato all’istruzione e alle opportunità di carriera. La mancanza di diritti politici e il divario salariale riflettono perciò una struttura patriarcale che relega le donne a una posizione subordinata.
Quindi anche nel contesto dell’arte e della gastronomia le donne affrontano nei secoli pesanti discriminazioni, vedendo il loro apporto sottostimato o addirittura ignorato. E, ancora oggi, i molti nomi di personaggi femminili distintisi in questi due ambiti sono praticamente sconosciuti al grande pubblico.
Il misconosciuto ruolo della donna nella storia della composizione
Gli ostacoli per una carriera nelle arti
La storia del genere femminile è dunque caratterizzata da una serie continua di svantaggi e esclusioni. E questo diventa particolarmente lampante nell’ambito musicale, soprattutto nella composizione, contesto nel quale le privazioni diventano più evidenti che altrove. Mentre molti di noi saprebbero ricordare istantaneamente i nomi dei più grandi compositori, sono pochissimi quelli che potrebbero menzionare il nome di una compositrice.
Per lungo tempo, nella storia della musica occidentale, l’ingresso nel mondo della composizione rimane infatti un privilegio sostanzialmente riservato agli uomini. All’epoca le donne eccellono certo come cantanti o strumentiste, guadagnandosi spesso riconoscimenti come virtuose del palcoscenico… Ma la strada verso l’espressione più creativa della musica, la scrittura compositiva, resta appunto appannaggio pressoché esclusivo del genere maschile.
Nonostante tutto, la storia della composizione musicale vanta una discreta lista di compositrici, le cui opere meritano di essere affiancate a quelle dei loro colleghi. Una ricca eredità femminile nell’arte compositiva che quindi troppe volte sfugge all’attenzione, malgrado comprenda straordinari contributi e molteplici repertori.
Durante il Medioevo, ad esempio, terreno fertile per la formazione musicale del gentil sesso diviene l’ambiente monastico. E, tra tutti gli ordini religiosi, il merito di vantare il maggior numero di compositrici spetta all’ordine di San Benedetto, particolarmente dedito alla liturgia. È infatti benedettina la monaca Hildegard von Bingen, prima donna in occidente a comporre brani gregoriani quali antifone, responsori, sequenze ed inni. Ma è con il Rinascimento che inizia a presentarsi, seppur molto timidamente, una sparuta possibilità di carriera professionale nella composizione per il genere femminile.
Per comprendere meglio il ruolo della donna nella storia della Musica, ecco alcune talentuose compositrici
Maddalena Casulana (1544-1599)
Eccellente compositrice, liutista e cantante del tardo Rinascimento, Maddalena è la prima donna a pubblicare proprie composizioni nella storia della musica occidentale. La sua opera comprende una consistente produzione di madrigali e rivela uno stile molto personale ed originale.
Raffaella Aleotti (1575-1640)
Straordinaria organista e compositrice, Raffaella scrive mottetti e madrigali, ma è ricordata principalmente per essere la prima donna a pubblicare composizioni di musica sacra. Infatti nel 1593 vengono stampate a Venezia presso l’editore Ricciardo Amadino le sue Sacrae cantiones quinque, septem, octo, & decem vocibus decantande: liber primus.
Francesca Caccini (1587-1641)
Clavicembalista, soprano e compositrice barocca, nonché figlia del celebre Giulio, Francesca viene riconosciuta come la prima compositrice nella storia a scrivere un’opera lirica. Oltre a Il primo Libro delle Musiche a una e due voci, compone infatti il melodramma La liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina.
Barbara Strozzi (1619-1677)
Soprano e compositrice allieva di Francesco Cavalli, Barbara è probabilmente la musicista più autorevole del Barocco Veneziano. Pubblica 125 brani di musica vocale, specialmente per soprano, raccolti in otto collezioni che comprendono quindi cantate, arie, duetti, madrigali, e alcuni pezzi sacri.
Cornelia Calegari (1644-1675)
Compositrice, organista e cantante, Cornelia è conosciuta anche con il suo nome religioso di Maria Cattarina. Per le sue straordinarie esibizioni e splendide composizioni, tra le più acclamate nei conventi italiani, si merita ben presto il titolo di Divina Euterpe. Scrive elaborate messe a sei voci e strumenti, madrigali, mottetti, vespri e altre composizioni di musica sacra .
Elisabeth Jacquet de La Guerre (1666-1729)
Apprezzatissima compositrice e clavicembalista francese, Elisabeth opera alla corte del Re Sole e scrive brani per clavicembalo, musica strumentale, cantate, diversi pezzi vocali e balletti. Ma è soprattutto la prima donna in Francia a comporre un melodramma, ovvero la tragédie-lyrique Céphale et Procris.
Maddalena Laura Sirmen (1745-1818)
Eccelsa violinista, compositrice, cantante lirica, clavicembalista e violoncellista, Maddalena è una brillante allieva di Giuseppe Tartini. Compone trii, quartetti, concerti e sonate, e la sua musica, estremamente apprezzata, gode al tempo di un’ampia diffusione. E il suo stile compositivo contribuisce a condurre le forme strumentali dal barocco al classicismo.
Maria Anna Mozart (1751-1829)
Compositrice, eccellente pianista e clavicembalista, Maria Anna è affettuosamente chiamata Nannerl dai familiari, ed è la sorella maggiore del celeberrimo Wolfgang. Oltre allo spiccato talento musicale nel suonare strumenti a tastiera, Nannerl dimostra anche notevoli doti compositive, molto apprezzate dal fratello.
Fanny Mendelssohn (1805-1847)
Pianista e prolifica compositrice, Fanny è sorella maggiore di Felix, il quale certo la stima, ma le impedisce anche di pubblicare a suo nome. Egli fa anzi passare per propri quattro libri di brani per piano e sei Lieder scritti dalla sorella. Fanny compone nell’arco della sua vita 250 Lieder, 125 brani per pianoforte, 32 fughe, quattro cantate, oratori, musica strumentale da camera e pezzi per coro.
Clara Wieck Schumann (1819-1896)
Pianista e compositrice tedesca, Clara è la celebre moglie di Robert Schumann. La sua carriera si mostra eccezionale, portandola ad essere acclamata come la più grande pianista del periodo romantico. È anche una compositrice molto feconda, e la sua produzione comprende lavori di successo per pianoforte solo e per orchestra, musica da camera e Lieder.
L’osteggiato riconoscimento del ruolo della donna nella storia della gastronomia
La travagliata accettazione del ruolo della donna in ambito culinario
Nell’analizzare il percorso evolutivo della cucina attraverso la storia, emerge la sottorappresentazione e la limitata valorizzazione nel settore delle donne cuoche o gastronome. Nonostante ciò, il contributo positivo delle figure femminili alla storia della cucina è ben più significativo di quanto comunemente riconosciuto.
Durante il Rinascimento, il genere femminile inizia finalmente ad assumere un ruolo sempre più rilevante nelle cucine professionali. Contribuisce così al lavoro in osterie e locande, seppur impegno e sforzi non vengano adeguatamente riconosciuti. È solo nel periodo della Rivoluzione Francese che le donne sono gradualmente accolte come professioniste nelle cucine dei ristoranti.
Questa conquista è accompagnata da un compenso inferiore e dal titolo di mère anziché chef, cosa che relega le abilità femminili in secondo piano. In Italia, a cavallo tra il Diciannovesimo ed il Ventesimo secolo, il primo a riconoscere l’importanza del ruolo della donna in cucina è Pellegrino Artusi. Egli dedica infatti alcune ricette del suo libro a figure femminili da lui conosciute, come lo Sformato della signora Adele e il Soufflé di Luisetta.
Ma, nonostante le molte difficoltà incontrate nel tempo, le donne riescono a crearsi uno spazio tutto loro in un ambiente prettamente maschilista. Forse non così spesso conosciute, né studiate, ma capaci di contribuire significativamente all’evoluzione dell’arte culinaria.
Per comprendere meglio il ruolo della donna nella storia della gastronomia, ecco alcune cuoche di talento
Caterina de’ Medici (1519-1589)
Nata in Italia e successivamente divenuta regina di Francia, Caterina de’ Medici esercita un’influenza significativa sulla cucina francese. La sovrana introduce numerosi ingredienti e tecniche culinarie italiane, tra cui l’utilizzo delle posate, contribuendo così a plasmare la gastronomia francese.
Hannah Glasse (1708-1770)
Cuoca e scrittrice inglese, la Glasse è rinomata per il suo influente libro di cucina The Art of Cookery Made Plain and Easy. Pubblicato nel 1747, diviene un bestseller dell’epoca e a tutt’oggi è considerato un caposaldo della cucina britannica.
Fannie Farmer (1857-1915)
Cuoca e scrittrice americana, la Farmer è una delle pioniere nella standardizzazione delle ricette e delle misurazioni in cucina. Il suo libro The Boston Cooking-School Cook Book è considerato un classico della letteratura culinaria statunitense.
Rosa Lewis (1867-1952)
Cuoca britannica, conosciuta come la Duchessa di Jermyn Street, Rosa gestisce un rinomato ristorante a Londra ed è celebre per la sua straordinaria abilità culinaria.
Alice B. Toklas (1877-1967)
Alice diventa famosa per il suo libro di ricette The Alice B. Toklas Cookbook pubblicato nel 1954, che racchiude numerose ricette celebri della cucina francese.
Julia Child (1912-2004)
Julia Child è una delle icone della cucina americana. Porta la cucina francese negli Stati Uniti grazie ai suoi libri e programmi televisivi, tra cui Mastering the Art of French Cooking.
Fonti