La nostra esperienza uditiva è sostanzialmente una forma di esperienza, effimera ed irripetibile, che si sviluppa nel tempo. E dal tempo imprescindibilmente dipende, sia essa riferita ad un contesto propriamente musicale o ad un contesto ambientale. Il tempo dunque, entità qualitativa oltre che quantitativa, costituisce una variabile fondamentale nella percezione musicale. Ciò avviene in quanto il nostro campo percettivo è inteso quale luogo psicologico esteso nel tempo. Qui le dimensioni spaziali e temporali agiscono come due aspetti di un’unica realtà interagenti tra loro.