Acclamato operista di fama mondiale e compositore tra i più grandi della storia della musica di ogni tempo, Giuseppe Verdi è certamente un autore ad oggi ancora grandemente apprezzato dal pubblico internazionale. Conosciutissimi sono infatti molti suoi capolavori quali Nabucco, Traviata, Rigoletto, Aida… Ma, di fatto, quante opere liriche ha composto in totale Verdi durante la sua brillante carriera?
Giuseppe Verdi, massimo operista dell’Ottocento italiano
Una tale straordinaria fama, già raggiunta in vita dal compositore, in verità non deve sorprende, poiché dovuta all’enorme pregio artistico delle opere verdiane. In queste troviamo infatti un’impeccabile rappresentazione delle passioni umane, gestite musicalmente con una magistrale padronanza della tecnica compositiva e drammaturgica.
Lo stile verdiano affonda dunque le proprie radici nella grande tradizione ottocentesca dell’opera italiana, ma presenta contemporaneamente indiscutibili tratti innovativi. Esso anzi si evolve e si rinnova di opera in opera col maturare dell’esperienza compositiva, umana e sociale dell’autore, senza mai veramente ripetersi.
E quanto detto vale anche per la produzione non operistica.
I lavori non operistici
Anche se principalmente conosciuto per i lavori melodrammatici, va quindi ricordato che Verdi non compone soltanto per il teatro d’opera. Dal periodo di formazione della prima giovinezza agli anni di Sant’Agata, Verdi scrive infatti innumerevoli pezzi non operistici, tra cui marce per banda, sinfonie, cantate, serenate, brani vocali, musica da camera e musica sacra.
Se la maggior parte di tali pezzi risale alla produzione giovanile, di immenso spessore musicale sono invece le composizioni sacre della maturità. Parliamo della Messa da Requiem, risalente al 1874, e dei Quattro Pezzi Sacri, scritti tra il 1889 e il 1897. Ovvero l’Ave Maria, le Laudi alla Vergine, il Te Deum e lo Stabat Mater.
Ma torniamo ora al catalogo operistico.
Lista completa delle opere composte da Giuseppe Verdi
Quindi, per rispondere direttamente alla domanda posta in apertura di articolo, senza contare le varie revisioni Verdi mette in musica 28 opere in totale. 54 anni di carriera nel teatro musicale, che inizia con il primo dramma composto a 26 anni nel 1839 e si conclude con l’ultimo capolavoro del 1893 scritto a 80 anni, passando per l’estenuante lavoro degli anni di galera, la consacrazione della Trilogia popolare e la più matura esperienza francese.
Ecco dunque tutte le 28 opere di Giuseppe Verdi… e, se volete ascoltarle, basta cliccare sul titolo!
Le prime opere di Giuseppe Verdi
- Oberto, Conte di San Bonifacio: dramma in 2 atti su libretto di Antonio Piazza, Milano, Teatro alla Scala, 17 novembre 1839.
- Un giorno di regno ossia Il finto Stanislao: melodramma giocoso in 2 atti su libretto di Felice Romani, Milano, Teatro alla Scala, 5 settembre 1840.
- Nabucco: dramma lirico in 4 atti su libretto di Temistocle Solera, Milano, Teatro alla Scala, 9 marzo 1842.
Gli anni di galera
- I Lombardi alla prima crociata: dramma lirico in 4 atti su libretto di Temistocle Solera, Milano, Teatro alla Scala, 11 febbraio 1843.
- Ernani: dramma lirico in 4 atti su libretto di Francesco Maria Piave, Venezia, Teatro La Fenice, 9 marzo 1844.
- I due Foscari: tragedia lirica in 3 parti su libretto di Francesco Maria Piave, Roma, Teatro Argentina, 3 novembre 1844.
- Giovanna d’Arco: dramma lirico in 1 prologo e 3 atti su libretto di Temistocle Solera, Milano, Teatro alla Scala, 15 febbraio 1845.
- Alzira: tragedia lirica in 1 prologo e 2 atti su libretto di Salvatore Cammarano, Napoli, Teatro S. Carlo, 12 agosto 1845.
- Attila: dramma lirico in 1 prologo e 3 atti su libretto di Temistocle Solera, Venezia, Teatro La Fenice, 17 marzo 1846.
- Macbeth: melodramma in 4 atti su libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, Firenze, Teatro della Pergola, 14 marzo 1847. Nuova versione: Parigi, Théâtre Lyrique, 21 aprile 1865.
- I masnadieri: melodramma in 4 parti su libretto di Andrea Maffei, Londra, Her Majesty’s Theatre, 22 luglio 1847.
- Jérusalem: grand opéra in 4 atti su libretto di Alphonse Royer e Gustave Vaez, rifacimento in traduzione francese de I Lombardi, Parigi, Théatre de l’Académie Royale, 26 novembre 1847.
- Il corsaro, opera in 3 atti su libretto di Francesco Maria Piave, Trieste, Teatro Grande, 25 ottobre 1848.
- La battaglia di Legnano: tragedia lirica in 4 atti su libretto di Salvatore Cammarano, Roma, Teatro Argentina, 27 gennaio 1849.
- Luisa Miller: melodramma tragico in 3 atti su libretto di Salvatore Cammarano, Napoli, Teatro S. Carlo, 8 dicembre 1849.
- Stiffelio: melodramma in 4 atti su libretto di Francesco Maria Piave, Trieste, Teatro Grande, 16 novembre 1850.
La Trilogia popolare
- Rigoletto: melodramma in 3 atti su libretto di Francesco Maria Piave, Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1851.
- Il trovatore: dramma lirico in 4 atti su libretto di Salvatore Cammarano, Roma, Teatro Apollo in Tordinona, 19 gennaio 1853.
- La traviata: opera in 3 atti su libretto di Francesco Maria Piave, Venezia, Teatro La Fenice, 6 marzo 1853.
Le opere della maturità
- I Vespri Siciliani: grand opéra in 5 atti su libretto di Eugène Scribe e Charles Duveyrier, Parigi, Théatre de l’Académie lmpériale de Musique, 13 giugno 1855.
- Simon Boccanegra: opera in 1 prologo e 3 atti su libretto di Francesco Maria Piave, Venezia, Teatro La Fenice, 12 marzo 1857. Edizione riveduta e libretto revisionato da Arrigo Boito: Milano, Teatro alla Scala, 24 marzo 1881.
- Aroldo: melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, rifacimento di Stiffelio, Rimini, Teatro Nuovo, 16 agosto 1857.
- Un ballo in maschera: melodramma in 3 atti su libretto di Antonio Somma, Roma, Teatro Apollo in Tordinona, 17 febbraio 1859.
- La forza del destino: opera in 4 atti su libretto di Francesco Maria Piave, S. Pietroburgo, Teatro Imperiale, 10 novembre 1862. Edizione riveduta e libretto revisionato da Antonio Ghislanzoni: Milano, Teatro alla Scala, 27 febbraio 1869.
- Don Carlos: grand opéra in 5 atti su libretto di Joseph Méry e Camille Du Locle, Parigi, Théâtre de l’Académie Impériale de Musique, 11 marzo 1867. Tradotta in italiano e ridotta in 4 atti: Milano, Teatro alla Scala, 10 gennaio 1884.
- Aida: opera in 4 atti su libretto di Antonio Ghislanzoni, Il Cairo, Teatro dell’Opera, 24 dicembre 1871.
Gli ultimi due capolavori shakespeariani di Giuseppe Verdi
- Otello: dramma lirico in 4 atti su libretto di Arrigo Boito, Milano, Teatro alla Scala, 5 febbraio 1887.
- Falstaff: commedia lirica in 3 atti su libretto di Arrigo Boito, Milano, Teatro alla Scala, 9 febbraio 1893.
Fonti
[…] la carriera di Verdi, da questo momento in poi, è […]
[…] Terre Verdiane, infatti, apprezziamo immensamente sia la cucina tipica locale che la figura di Giuseppe Verdi. Ed è per questo motivo che, seppure l’argomento sia piuttosto noto, è nostro […]
Indubbbiamente Giuseppe Verdi sara’per sempre popolare, la sua musica e’ immortale, visitare i luoghi Verdiane, si ha la senzazione di incontrare il vecchio maestro.
La musica di Verdi e la cucina della zona si fondono con armonia.
Nel mese di ottobre 1998, ho avuto il diistinto piacere di conoscere la Dottoressa Gabriella Carrara Verdi, il maestro era il suo trisnonno, persona cordialissima, dotata di profonda umanita’ fra noi due si e’ creata un’amicizia durata fino a Maggio del 2013 cioe’ fin quando ci ha lasciati. Come accennato la Dottoressa Gabriella era una persona unica,la sua cordialita’ ed il suo sorriso, mi hanno fatto sentire in casa, con lei si e’ penta la persona che gelosamente ha custodito tuttti i cimeli che il vecchio maestro ha accumulato durante la sua vita.
Quando ho conosciuta la dottoressa Gabriella presso la villa di Sant’Agata D’arda, spiritualmente sentivo qualcosa come se Verdi era presente,Fin quando il cuore palpitera’, ricordero’ la gioia e l’emozione di aver conosciuta l,erede di Giuseppe Verdi.Se in effetti c’e’ vita dopo la morte, magari incontrero’ il quale con il suo “Nabucco” ha sconfitto l’infame impero straniero.
Viva Verdi Viva l’Italia.
Grazie per aver condiviso con noi questo meraviglioso racconto, che ci riporta con lo spirito e con il cuore ai tempi del grande Maestro di Busseto.